sabato, marzo 07, 2009

Riflessioni sulla Vita

Cara Amirah,
Oggi sono giunto alla conclusione che, per quanto possa fare del mio meglio
per "rimpinzare" i miei appetiti materiali, questi non riescono a "chiudere" quello "strappo nell'anima" che mi sento dentro nè a rallentare quella terrificante "emorragia spirituale" che mi sento dentro...

..."emorragia spirituale"...

...è una sensazione strana da descriversi...in pratica ti sembra di mangiare sempre le stesse cose...in alcuni casi arrivi ad avere una sorta di "scissione emotiva e percettiva" percui è come se il tuo corpo che dovrebbe provare il piacere materiale non fosse tuo...e poi...quella terribile cappa di tristezza...quella sensazione di gelido dolore implacabile che ti senti dentro, a metà strada tra il cuore e le visceri...e tu faresti qualunque cosa pur di arrestare quel dolore, incluso uccidere, ma non si ferma...non si ferma...

Comincio a pensare che, davvero, vivere in un mondo nel quale tutti i sogni muoiono è come "convivere con una emorragia interna"...alla fine non ci vogliono cose così assurde...semplicemente che la persona che ami ti ricambiasse...che ti considerasse "speciale" ed "unico"...

...mi viene in mente una frase del film "L'Amore ai Tempi del Colera" che mi piacque moltissimo:

"Pensa all'amore come ad uno stato di grazia, non come ad uno strumento per raggiungere un fine, ma come l'alfa e l'omega, in se stesso compiuto"

Forse il dramma è che i bisogni profondi della nostra anima non sono altro, nella loro essenza, che i nostri sogni più "puri" ed "incondizionati"...ma la realizzazione
di questi sogni non è qualcosa che sia posto nelle nostre mani...la loro realizzazione è un dono...un vero dono di Dio.

Eppure...eppure come è vuota ed insignificante la nostra esistenza se questi sogni vengono annientati dal mondo e dalla vita...così poco possiamo arginare questo dolore bruciante che ci divora quando, uno ad uno, questi nostri sogni vengono calpestati e fatti a pezzi davanti a noi...

Se guardo al recente passato...bè...c'è una persona...una inspiegabile convinzione che questa persona mi amasse mi riempiva l'esistenza di gioia e rendeva così dolce alzarsi ogni mattina...questo anche se forse questa convinzione non aveva alcuna base fattuale se non l'illusione di poter guardare dentro i comportamenti più banali delle persone per capirne i sentimenti...poi la mia convinzione cominciò ad incrinarsi...ed iniziò l'agonia ed il gioco al massacro...

Dio...se questa persona mi amasse davvero...se questa persona mi facesse capire senza ombra di dubbio che lei mi ama...bè...forse il terribile dolore e la sensazione di vuoto cesserebbero prodigiosamente e la vita sarebbe di nuovo piena di significato...ogni cosa di meno di questo mi lascerebbe solo un grandissimo ed orribile vuoto nel profondo dentro di me...un vuoto divorante...

E io mi chiedo..."se questo sogno potesse mai realizzarsi, questa orribile sensazione di scissione emotiva e sensorea svanirebbe?"...vorrei tanto che fosse così...vorrei tanto che il sogno si avverasse nella sua forma più pura e dolce e che esso avesse le qualità nobilitanti e taumaturgiche che scrittori e poeti del passato erano solite attribuire all'Amore!

Sai Dio?

Lo vorrei con tutto il mio cuore...con tutta l'intensità di cui il mio cuore e la mia anima sono capaci...il dubbio ed il sospetto che questo sogno sia impossibile sono una vera agonia...una vera agonia...la morte in vita...la morte nella carne vivente...

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