lunedì, maggio 25, 2009

Caldo e noia...

Cara Amirah,
Le giornate trascorrono e sono di una noia mortale...

Oggi ho avuto uno scambio di battute con la collega...io le ho fatto una battutina ammiccante e lei ha risposto con una rispostina velenosa, solo che, a pensarci bene,
non riesco ancora a comprendere le "connessioni logiche" del suo discorso...

...pur avendo un senso generale, ad analizzarlo con cura, mi è parso un
pò sconclusionato...

...probabilmente ho "colpito sul vivo"...normalmente mi farebbe piacere, perchè lei è bella e l'idea che sia "invaghita" di me mi lusinga, ma...bè...non provo
alcun piacere per questo...semplicemente la vita in questi giorni ha assunto davvero...bè...non so come spiegarlo bene...è tediosa, direi...semplicemente tediosa...

...forse anche il caldo contribuisce...

...è solo puro tedio...

...non provo più l'entusiasmo che provavo tempo addietro quando andavo in ufficio, pur essendo il mio umore non propriamente "nero" (è una società con colleghi simpatici e molti di loro sono pure persone disponibili)...però...bè...alla fine vedere che quei pochi che si arroccano nell'inerzia del burocratismo o che fanno le cose con grande approssimazione la "sfangano" mentre tu magari passi le giornate a cercare questo o quello al telefono per avere questa o quella informazione e spacchi il capello in quattro per poi sentirti bombardare da una montagna di critiche...alcune legittime, indubbiamente, ma ciò che non mi pare "legittimo" nè "giusto" è il fatto di essere ipercritici con me, lasciando passare le inerzie e l'approssimazione altrui! Questo a me "ruga"!

Ma...bè...onestamente, anche se non ci fossero questi "mal di pancia", bè...
difficilmente potrei trovare soddisfazione nel puro e semplice lavoro...per un banale motivo...c'è una sola e vera soddisfazione che si può trarre da un lavoro considerato come "entità a sè"...aprire la busta paga e vedere che è aumentato il tuo stipendio o, ancora meglio, che il tuo livello è aumentato...questa è la vera soddisfazione che si può avere dal lavoro, in sè e per sè...io non credo nella "pacca sulla spalla", anche se certamente reagisco malissimo se bistrattato.

Non essendo "tempi di vacche grasse" forse questo genere di sviluppo è un pò improbabile, ma di certo i "mal di pancia" non aiutano ad essere entusiasti!

Comunque in realtà forse il fatto è nel "contorno"...paradossalmente, rispetto ad altri periodi nei quali comunque lavoravo tanto, ma l'attività lavorativa era più "lineare" (ora lavoro tanto comunque, ma è tutto sconnesso e faticoso), mi sembra che la mia socialità sia quasi completamente deceduta...ma la ragione principale è che prima c'era l'amore per la collega...che sentivo, in qualche modo, "condiviso"...
...ora c'è un rapporto cordiale con questa persona...fatta di frecciatine e battutine...per certi versi *simile* a prima, ma *non* come prima...è come un sorriso a denti stretti stà ad una risata spensierata...

...a me manca quella risata spensierata...

...mi mancano le occasioni di stare assieme senza che la cosa sembrasse "cercata"...

...mi manca lei, a voler ben vedere...mi mancano le occasioni di parlarsi a quattrocchi, senza colleghe che influiscono sul suo umore...

...ma questo non c'è...c'è soltanto "tedio"...

...quando c'era mi sentivo come se stessi "costruendo qualcosa" mentre lavoravo...
mentre ora mentre scrivo un numero, faccio una formula o un collegamento sul computer...bè...sento la sabbia nella clessidra che scorre rapida (...me la sento nelle ossa quella sabbia di merda!), vedo la gente che ha una vita "intera" fuori e che scappa via dal lavoro appena può (o addirittura te lo dice, come se pensasse realmente che tu possa avere un'empatia per una normalità che non è affatto "normale" per te!), sento il tic-tac dell'orologio mentre perdo minuti interminabili per cercare persone che si negano, fanno dire cazzate per negarsi o spariscono e dalle cui risposte dipende il procedere del mio lavoro...e bè...alla fine è inevitabile che ti fai la classica domanda "Ma cosa rimarrà di questa vita trascorsa quando sarò dentro una bara a fare i vermi?"...

...e poi la domanda-corollario..."Ma io stò *realmente* sacrificando una vita intera e facendomi il sangue marcio per X euro al mese?"...ora...alla domanda-corollario puoi generalmente rispondere "sì" o "no"...se la variabile X è abbastanza alta e tu hai una vita fuori in cui investirla...bè...è facile che tu dica "no"...ma se la variabile X non ti sembra particolarmente alta, se non hai seri motivi (cioè nè fumo nè chiacchere) per ritenere che si alzerà e poi vedi la gente che ti circonda che ha una vita fuori e la mette davanti al lavoro, magari nonostante una X più alta...bè...
...alla fine come non puoi "sentirti dentro" quel "sì"?

...alla fine è vero...quello è cambiato profondamente è che prima speravo di vedere un futuro riflesso negli occhi nocciola di una ragazza bella e dolce...il tempo non passava o comunque non lo notavo...ora quegli occhi non mi sembrano avere più quel riflesso e sento la sabbia...la sento in ogni istante...la sento nelle ossa...

...forse quello che ho bisogno si può condensare in una parola..."amore"...ma, sono onesto, non ho davvero più idea di dove trovarlo o andarlo a cercare...sono come uno scalatore che si sia rotto entrambe le gambe in una caduta...ho bisogno che l'amore mi venga a cercare...ma ormai non so neppure più in che lingua pregare Dio perchè mi conceda questa grazia...

...è vero...il lavoro ha i suoi mal di pancia, ma come società mi dà più soddisfazione di altre, dei colleghi e del capo sono soddisfatto...però...sì...ho bisogno *davvero* di sentire che il mio tempo non scorre senza senso e che la sabbia che corre è ben investita (che implica una onesta prospettiva di crescita della variabile X)...ma quello di cui più ho bisogno è l'amore e a quanto pare esso non alberga negli occhi nocciola in cui lo avevo cercato...ci può essere uno scherzo, un capriccio, una lieve schermaglia...ma a quanto pare niente amore...

...e sì...il tedio è molto legato a questo, anche se il caldo ed il mal di pancia sicuramente contribuiscono a peggiorarlo...

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