domenica, febbraio 15, 2009

Non-Vita...

Cara Amy,
Il weekend è finito...è sera tardi e alcune tristi pensieri finiscono col riempirmi
la mente come tarli nel legno...credo che la considerazione più pesante sia emersa osservando, a ritroso, cosa ho fatto in questo weekend...

...è stato un weekend nell'insieme piacevole, questo sì...

...ho letto, guardato film, giocato...

...insomma...fatto un pò di tutto...ma mi è parso, nell'insieme, di essere stato "poco creativo"...di non aver "creato" nulla, solo "fruito"...vivo una vita come la vivono tantissime altre persone, eppure mi sembra di essere "non-vivo"...

...onestamente non so neppure io spiegarmi cosa mi aspetterei di "fare" di più di quello che faccio, perchè in fondo mi dedico alle mie passioni e attendo che i semi che ho piantato emergano come piantine...eppure boh...mi sembra di non vivere.

Il problema è che non credo che neppure "vivendo al massimo"...cioè facendo le cose più sfrenate, che passano come "vivere al massimo" per i più...bè...non riuscirei comunque a sentirmi "davvero vivo"...

...cioè...voglio dire...mettiamo ad esempio "il sesso"...

...per quanto ne so per la maggior parte degli esseri umani il sesso è l'esperienza più vitalistica e sfrenata che si possa concepire...e io, pur non avendo una compagna fissa, faccio sesso con una certa regolarità (intendendo per sesso unicamente quello fatto a due, ovviamente!), anzi...probabilmente faccio sesso più spesso di tanti che una compagna fissa ce l'hanno...e quando lo faccio...bè..."animale" è la parola giusta...
...fare sesso ininterrottamente per un'ora e passa per me è il minimo necessario per mantenere il mio equilibrio mentale e per considerarlo davvero "sesso"...eppure certe volte non mi sento "davvero vivo" anche se ho scopato da poco come una
vera bestia!

...credo che questa "fame di vita" sia essenzialmente una questione spirituale...
...vivo in una società dove il prossimo cerca sempre di spillare qualcosa da te...si avvicina generalmente in modo opportunistico...le relazioni sane...le amicizie vere...tendono sempre più a rarefarsi quanto più vai avanti con gli anni...non c'è più nulla in cui immergersi che ti dia il senso di purezza equivalente ad immergersi
in un mare incontaminato, soprattutto quando ti interfacci con una donna...sempre opportunismo, materialismo, tatticismi ed altre brutture...forse sono storie malate figlie del fatto che io stesso sono malato e marcescente, ma certe volte vorresti che al tuo cuore fosse data la possibilità di guarire...invece malconcio, pieno di cicatrici e vecchie ferite...finisci sempre per trascinarlo nelle paludi ad inseguire i fuochi fatui...

...ma io mi chiedo..."è possibile in questa società completamente marcia trovare e vivere un amore che sia puro e pulito?"...temo proprio che la risposta sia "no"...
tante volte mi sono illuso e anche l'ultimo dolore a questo riguardo era dovuto a questo mio bisogno disperato che alla fine genera in modo assolutamente autonomo ed irrefrenabile illusioni su illusioni...eppure, da figlio di questa società, non posso che cercare in questa società un amore che con le sue proprietà taumaturgiche possa guarire la mia anima e questo vuoto...questa "non-vita" che la riempie e la divora!!

Oh...essere "non-vivo" mi rende forte...mostruosamente forte...provo soltanto "dolore"..."dolore costante"...la condizione più vicina alla felicità che sento quando vivo in questa condizione è una forma benevola di apatia...eppure sì...sono mostruosamente forte quando mi sento così, perchè sono completamente inumano...provo
"dolore" senza requie, come ad avere una voragine al posto del cuore...e non c'è profondità del dolore che non sarei disposto a patire pur di causare tanta atroce ed orribile sofferenza a chi mi ha fatto del male...questo mi rende mostruosamente ed infinitamente "forte"...un mostro che si nutre del proprio dolore e che lotta unicamente per causare ai suoi nemici più dolore di quanto ne provi lui...quando arrivi ad un certo punto con la sofferenza questa non ha più peso...perde di importanza...ciò che conta è la vendetta...è l'odio per chi ti ha causato quella sofferenza!

Eppure sei e rimani "non-vivo"!

Questo perchè tanto il dolore, le umiliazioni e tutte le vendette di questo mondo non riusciranno comunque a colmare tutto questo "vuoto"...ciò avrebbe potuto accadere unicamente se tu non ti fossi illuso...se c'avessi prodigiosamente "visto giusto"...se tutto fosse soltanto un terribile equivoco...se i pezzi potessero essere rimessi assieme e la tua anima, con gradualità e delicatezza, rimessa insieme!

...purtroppo la mia esperienza personale mi insegna che ogni volta che soffro desidero scioccamente che sia così...insomma...il solito fottuto "happy end" hollywoodiano...il coglione che rinuncia alla persona amata e questa lo sceglie proprio perchè ha rinunciato...la persona crudele che ti ha ferito che "capisce", si tormenta e torna indietro implorando il *tuo* perdono...

...purtroppo questi finali si vedono solo nel film...nel mondo reale ci sono solo persone crudeli ed opportuniste che ti fanno male...che violano gli spazi più riservati e sacri della tua anima...e poi l'unica triste e tormentosa "gioia" è quella di cercare di causare loro fastidi, sofferenze e tormenti per quanto ti è possibile e in ogni modo possibile per "fargliela pagare"...diventare crudele e mostruoso con chi crudele e mostruoso lo è stato con te!

Il brutto è che questo genere di "gioia" sa di merda...non sa di "vita"!

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