mercoledì, maggio 17, 2006

Cuore a pezzi...

Oggi stò davvero a pezzi...per una volta mi sono reso pienamente conto di quanto mi pesi il fatto che tu non ci sia, mia signora...ho finito il mio lavoro all'ufficio...sono a terra...non sono neppure riuscito ad ottenere il risultato sperato col la "geniale soluzione" che avevo concepito ieri...

Sono davvero stanco...ma non c'è nessuno ad ascoltarmi, vero? :(

9 commenti:

Anonimo ha detto...

In un mondo in cui l' aspetto esteriore è padrone, in cui ci si basa spesso su un bel corpo per scegliere se valga o meno la pena di conoscere qualcuno...
Spesso l' unica soluzione è rimanere con noi stessi

_L*_

Adoratore ha detto...

Quella che sostieni mi sembra una tesi piuttosto abusata e pure un pò ipocrita...tipicamente è
la tesi di chi bello non è e cerca di "infinocchiare" qualcuno che gli piace fisicamente...
...volendoci ragionare, il discorso è più complesso.

Questa società induce le donne a divenire ossessionate per il loro aspetto persino al di là del
"normale", cioè della misura nella quale il "farsi belli" corrisponde ad azioni di corteggiamento
del mondo naturale, come il pavone che mostra la coda et similia...le induce a "farsi belle per se stesse"
ovvero "per soddifare il proprio ego"...questo è chiaramente patologico e condannabile.

A parte questo è solo naturale che si tenda ad idealizzare e a sognare una persona bella perchè
è profondamente radicato in noi (al di là dei condizionamenti moderni) il concetto della "kalokagathia",
cioè tendiamo ad attribuire qualità positive (anche morali) a ciò che è bello e, all'inverso, qualità
negative a ciò che è molto brutto o deforme...quindi, istintivamente, la bellezza ci induce al sogno,
mentre la bruttezza ci tiene ancorati alla realtà...

Ovviamente bisogna vedere in quale misura, di fronte alla bellezza, siamo disposti a "dimenticare"
la stupidità, lo squallore morale e altre spiacevolezze che alcune persone fisicamente belle, al pari
di quelle brutte, possono avere...personalmente, se mi trovo di fronte ad una persona bella che mi fa
cascare le braccia appena apre bocca, il mio interesse si annulla completamente...

Non sono un ipocrita...la mia donna dei sogni, tra le altre cose, è bella come una dea...dico di più...ha un
aspetto molto specifico e ben definito...peraltro ha anche un carattere, delle qualità intellettuali e morali
ed una biografia piuttosto ben definite...in finale credo che sia anche dovuto a questo che è impossibile incontrarla...statisticamente ci sono troppi elementi che ho dettagliato, quindi probabilmente non esiste.

Non vedo peraltro perchè dovrei "accontentarmi", dato che anni di esperienza personale mi hanno ampiamente
dimostrato che ad un "deficit" sotto il profilo estetico non trova alcuna significativa correlazione inversa
con le qualità interiori (intellettive o morali)...la distribuzione di qualunque "dono" è tendenzialmente
puramente casuale, con l'idiozia e lo squallore morale distribuiti a piene mani tra belli e brutti in modo
piuttosto imparziale...ovviamente poi ci sono persone belle e persone brutte dotate di intelligenza e sensibilità...
...ma rimane la domanda..."perchè uno dovrebbe accontentarsi?"

In genere le persone si "accontentano" per sottomettersi alla pressione psicologica fatta dalla società per imporre ad un individuo di non rimanere solo dopo una certa età o perchè starebbero con chiunque pur di fare i mantenuti
o scopare con qualcuno...io queste le trovo tre pessime ragioni per mettersi con qualcuno e anche per interessarsi
di qualcuno, quindi ne deriva che non sono incline ad accontentarmi.

...va peraltro detto che in una società come questa, soprattutto vivendo in una metropoli, molto spesso succede
che le persone trovino poco tempo persino per amici con cui hanno condiviso esperienze ed anni di vita...per persone
che dovrebbero essere loro "care"...in un contesto simile una persona che si buttasse a conoscere indistintamente tutti è uno che ha la vocazione al martirio, soprattutto se si parla di donne, perchè il rapporto uomo-donna è, per
sua natura, intrinsecamente ambiguo...cercare di conoscere una donna che, fisicamente, non ti piace minimamente è
un invito a nozze per avere poi il dispiacere di dover troncare i rapporti quando questa "fraintende" il vostro rapporto...questo vale purtroppo, spesso, anche quando si parla di amicizie (non "cercate", ma "accadute")...
...figurarsi se si parla di perfette sconosciute che magari si incrociano in giro!

Peraltro ho scelto il soprannome "Adoratore"...non "Martire"...non vedo perchè dovrei rinunciare ai miei sogni ed alla mia gioia per far contento qualcun altro "accontentandomi"...anche perchè in genere chi viene beneficato da questo genere di "compromessi" non ha generalmente alcuna propensione a questa forma di masochismo...fa semplicemente il proprio sporco interesse e mira al suo massimo usando lo strumento della lagnanza.

ciao,
Adoratore

P.S.: Mi ricordo ancora una volta che una mia amica se ne venne fuori a dire che lei aveva "fatto beneficenza" mettendosi assieme ad un suo ex-ragazzo...io le dissi, senza tanti complimenti, che pensavo che fosse stato
piuttosto questo suo ex a farle "beneficenza"...ovviamente lei ci rimase male e io fui molto soddisfatto di
averla ricondotta all'umiltà...questo perchè, in genere, una donna che afferma orgogliosamente di "essersi accontentata" di un uomo mente sapendo di mentire, mentre è più frequente il contrario...forse perchè
gli uomini sono più abituati allo squallore...

Anonimo ha detto...

Il discorso è più complesso perchè la mia non èuna tesi nè abusata nè tantomeno ipocrita.

Andava più a coinvolgere anche aspetti come il tuo secondo capoverso, in cui però aggiungerei che oltre al "per se stesse" appare anche la componente del "per l' altro", nelle cui attenzioni poi, si "soddisfa anche il proprio ego"

Non metto in dubbio la componenete idealizzante verso una persona bella; non se quell' essere bello si riduce al puro aspetto esteriore.
Lo dici anche tu alla fine del quarto capoverso "se mi trovo di fronte ad una persona bella che mi fa
cascare le braccia appena apre bocca, il mio interesse si annulla completamente..."

L' avere costruita un' immagine dentro di sè di qualcuno, fa si che nella realtà ci sia un continuo riferimento al modello di quella che [per noi] è la "perfezione", in un confronto continuo tra l'ì immagine reale e quella cui abbiamo dato vita dentro di noi
Ciò non toglie che comunque non esiste il concetto di accontentarsi.

Perchè quelle tre ragioni, che più spesso inducono l' individuo a cercare un partner, non le repuro le componenti fondamentali, nè tantomeno le basi, per quello che dovrebbe essere un vero rapporto di coppia

Il fatto che una donna possa fraintendere le intenzioni di qualcuno che vuole conoscerla, dipende anche da come l’ altro si pone.
Personalmente le ho vissute entrambe come situazioni, e le ho viste anche dall’ esterno; una donna, ma vale lo stesso per un uomo, si illude quando le vengono forniti gli strumenti per illudersi

Ultimo punto su cui rispondere; io non ho avuto da dire sul tuo nick.
Inoltre, non ho mai asserito ad una rinuncia ai propri sogni o alla propria gioia; sostengo anzi il contrario, in quanto reputo sogni e gioie parti costituenti la personalità dio un individuo.
L’ “accontentarsi”, lo vedo invece come una rinuncia alla ricerca di quello che invece vorremmo davvero e che tentiamo di sostituire con un’ altra persona [in questo caso]

Ciao,
Aster

Adoratore ha detto...

...in realtà, se si rarefa la componente "per l'altro" al punto che l'altro non diviene nulla se non uno "specchio"
per la propria vanità ed il proprio ego, allora la componente "per l'altro" cade e rimane unicamente la soddisfazione
del proprio Ego. Avere una tensione "verso l'altro" implica attribuire una specialità ad un altro individuo.

Sinceramente io non vedo minimamente questo elemento nella stragrande maggioranza delle moderne donne occidentali...
...so di donne che uscendo con uomini passano tutto il tempo a scambiarsi SMS con altre persone o continuando a parlare di altri uomini...non credo proprio che questo sia avere una tensione "verso l'altro", ma anzi considerarlo unicamente uno "specchio" per il proprio Ego...e, come lo specchio, perfettamente fungibile.

Ricordo chiaramente da ragazzo quando una mia amica disse che Giulietta era stata stupida ad uccidersi per Romeo
perchè avrebbe potuto trovarsene un altro...questo è il genere di ragionamento che va per la maggiore tra tutte
queste donne così tese "verso l'altro" che sono totalmente concentrate sull'ossessione di farsi belle e di essere
desiderate...la "fungibilità dell'uomo"...un uomo conta finchè è una sfida, un diletto o una vescica di sentimenti quando una ha il morale sotto i piedi...quando lo si ha prosciugato, lo si butta come un fazzolettino...la sua fungibilità è perfetta, al di là di qualche squallida iperbole da quattro soldi...

Ovviamente è chiaro che non mi basta "unicamente" l'aspetto, ma non mi sembra che dire "ci si basa spesso su un
bel corpo per scegliere se valga o meno la pena di conoscere qualcuno..." significhi questo :
A casa mia un discorso di questo tipo si tradurrebbe in "ma l'aspetto non conta"...bè...quanto ti ho detto è che
dire che "ma l'aspetto non conta" non è vero e non lo ritengo neppure sincero...sempre che una non sia realmente disposta a prendersi con gioia il gobbo di Notre Dame per sposo per la vita perchè "è tanto bello dentro"!

...quanto ho detto io significa che io guardo all'aspetto...anzi...in genere valuto anche quanto una somiglia o meno alla mia donna dei sogni per definire quanto io la trovi bella...è chiaro che da lì parto per vedere se approcciare o meno una persona sconosciuta (ovviamente ponendo che non mi trovi in condizione percui debba necessariamente parlarci per altri motivi...tipo lavoro o altro)...l'elemento che aggiungo, nel punto che citi,
è che se poi apre bocca ed è evidentemente un'oca si dissolve ogni interesse e mi passa ogni voglia di approfondire la conoscenza...

Probabilmente tu non le ritieni le componenti fondamentali per un rapporto di coppia, ma in buona parte dei casi "sono" le componenti fondamentali...questo spiega facilmente perchè tante coppie "scoppino" o perchè tante donne e tanti uomini tradiscano il proprio partner...non era "amore"...era un "accontentarsi"...quindi il concetto esiste eccome...peraltro il solo fatto di non avere scelto "solo e soltanto" la persona che corrisponde al proprio ideale implica un "accontentarsi"...è chiaro che per chi ha un ideale poco dettagliato o semplice è più facile trovare la persona che corrisponde a tale ideale...

Comunque non sono necessarie le virgolette...Amirah per me è la perfezione e lo zenith di ciò che una donna può essere...il suo aspetto per me è la pietra di paragone...solo una donna che le somigli può definirsi bella, mentre
qualunque altra donna sarà al più carina o graziosa...ovviamente qualunque donna che le somigli soltanto sarà brutta
al suo confronto...questo vale per la bellezza, ma anche per ogni altro aspetto che abbia considerato di lei...

Non si tratta di un "confronto", perchè un confronto implica "interazione" e "mutamento"...ma la mia donna dei sogni
non ha alcuna interazione con la realtà e non muta...ho incontrato una sola donna che le somigliasse alla perfezione
quanto ad aspetto e fascino...bè...in quel caso non vi fu interazione...no...era un riflesso perfetto, almeno sotto
questi aspetti...e, devo ammetterlo, anche solo quell'incontro mi ha letteralmente "brasato" il cervello e l'anima!

Per quanto riguarda i "fraintendimenti"..."una donna" riesce a "fraintendere" pure risposte come che una non ti piace e che non ci faresti mai sesso assieme detti rispondendo a domande piuttosto mirate dell'interlocutrice..."una donna" riesce a "fraintendere" pure quando uno evidentemente ci esce assieme e si comporta nel modo preciso ed identico che avrebbe con un amico maschio e quando è evidente come il sole che non nutri alcun interesse per lei sotto certi profili...insomma...in genere le donne fraintendono quello che vogliono fraintendere, ovvero disconnettono il cervello per qualunque concetto estraneo/contrario a ciò che in quel momento vogliono sentire...non ci sono "strumenti" da fornire...ovviamente non vale per tutte in assoluto, ma per molte sì.

Concordo sulla tua analisi del "accontentarsi"..."accontentarsi" di fatto è la rinuncia, ma non hai idea
di quanti uomini e donne prendano quella strada...

Ciao,
Adoratore

Anonimo ha detto...

Svalutare a tal punto la componente "per l' altro" mi sembra eccessivo; voglio dire che certo l' altro può benissimo assumere la funzione di specchio a se stessi, ma fosse solo questo, sarebbe una strumentalizzazione dell' essere.
Ma per quanto si può strumentalizzare un individuo, non lo si farà mai se comunque non c' è dietro un minimo di interesse, seppur minuscolo. Il che si ricollega al tuo affermare che "avere una tensione "verso l'altro" implica attribuire una specialità ad un altro individuo." E su questo sono d' accordo.
Il fatto è, che spesso, parlando di rapporto di coppia, nella soddisfazione del proprio ego, è intrinseca la soddisfazione dell' altro; se una donna si fa bella per il proprio uomo, e questi le fa notare quanto sia bella, lei ne risulterà soddisfatta, lui anche perchè troverà soddisfazione nel constatare ulteriormente la bellezza della sua compagna


Io mi chiedo come si possa uscire con qualcuno... E fare tutt' altra cosa nel frattempo, come scambiarsi sms con tutt' altre persone; la reputo una bella presa in giro verso chi è con noi in quel momento; e questa si', diventa una strumentalizzazione

Il discorso di Giulietta potrebbe benissimo essere applicato a Romeo; chi gliel' ha fatto fare di uccidersi per amore? D' altronde, non poteva forse anche lui cercare un' altra donna?
Il fatto è, che mentre Romeo non passa "le ore davanti allo specchio" e non ha quindi nella ricerca dell' altro la soddisfazione al proprio ego, "Giulietta" sì, perchè trova nell' apprezzamento alla sua bellezza la soddisfazione a se' stessa.
Vera è anche l' ultima parte, in cui affermi che un uomo conta finchè è una sfida.
Ma è rigirabillissima anche questa, senza che si esuli necessariamente dal concetto di bellezza- soddisfazione della propria vanità, ma rientrando comunque anche in quello di "accontentarsi".

Non ho parlato affatto di non importanza per quanto riguarda il lato fisico; ci mancherebbe solo! E allora questa si, che sarebbe ipocrisia.
Dico semplicemente che per quanto importante, non è l' elemento fondamentale; e su questo mi pare d' aver capito che bene o male la pensiamo quasi nello stesso modo.

Mi incuriosisce il tuo metro di valutazione per conoscere una donna; in poche parole ti basi inizialmente sulla somiglianza con la tua donna ideale per decidere se conoscerla o meno? Ma ciò non ti porta ad escludere ogni altra donna che non le somigli, ma che potrebbe comunque rivelarsi interessante? Ovviamente sì, ma solo per il fatto che quella che non le somiglia per te non è bella?

Le tre ragioni di cui hai parlato non le reputo infatti le componenti fondamentali per un BUON rapporto di coppia; tanto che lo dici anche tu "...questo spiega facilmente perchè tante coppie "scoppino" o perchè tante donne e tanti uomini tradiscano il proprio partner"

L' "accontentarsi" implica quindi che si ha ben chiara l' idea e l' immagine del nostro partner ideale.
Ma ciò non porta forse a vedere gli altri in paragone a quell' immagine? E non è forse questo un continuo rifarsi ad un' immagine creata in noi, di cui non abbiamo che la certezza che esista davvero, peraltro?
Con il rischio di intraprendere una ricerca che si riveli poi vana; se quell' idea non trova il suo corrispettivo in forma, e se si trova una forma che più le assomiglia ma che si scopre poi una "delusione"
[Vedi punto "aprire bocca e rivelarsi un' oca", per fare un esempio]
Il che però non comporta necessariamente che, non trovando la copia perfetta dell' idea, ci si debba rifugiare necessariamentre verso nell' "accontentarsi".

Se tu affermi che non si tratta di confronto, perchè la tua donna ideale non muta e non interagisce con la realtà, già di per sè ciò implica che non è reale.
Ma se non è reale, com fare a trovarla nella nostra realtà?

Per quanto riguarda i fraintendimenti, era sottinteso da parte mia che una donna, così come anche un uomo, fraintende ciò che vuol fraintendere, capisce ciò che vuol capire; della serie "mettersi i paraocchi" e "non c' è peggior sordo di chi non vuol sentire"

Ciao,
Aster

Adoratore ha detto...

Non credo che si qualifichi come "interesse" un capriccio...in genere le donne si incapricciano degli uomini che le ignorano o che le bistrattano, ma i capricci non sono "interesse", perchè essi sfumano non appena viene sfiorato l'obiettivo...

Di fatto la maggior parte delle donne ha un approccio completamente consumistico nei confronti dell'uomo...esso è
un contenitore usa-e-getta di attenzione...di fatto sono come dei bambini che, mangiata la caramella, gettino la cartaccia per terra...non c'è alcun "interesse" per la persona, ma solo per se stesse e basta...per quello che si può "rubare" all'altro...

Per quanto riguarda Romeo e Giulietta...
Il tuo discorso del ribaltamento non regge minimamente...non ho mai trovato un uomo che fosse uno che avesse
la totale insensibilità necessaria per affermare che Romeo fosse un idiota perchè si era ucciso per amore...perchè si dice tanto che gli uomini pensino solo al sesso, mentre in realtà spesso sono meno gretti di quanto non si dimostrino la maggior parte delle donne...quella di Romeo e Giulietta è la storia di un vero amore...per un vero amore si può essere disposti anche a morire...e devo ancora trovare un uomo così meschino ed insensibile da sputare sprezzantemente sopra una scelta del genere...mentre di donne così ne ho incontrate e non poche!

Ricordo una battuta sprezzante che mi era piaciuta in particolar modo...era qualcosa tipo "quello di Romeo e Giulietta è un racconto di un amore vero e profondamente romantico...non per niente è una storia concepita e scritta un uomo!"...

Per quanto riguarda i ragionamenti alla base della mia scelta di approcciare o meno una donna...

Di base non "approccio" nessuna...occasionalmente mi viene lo "sghiribizzo" di dire a qualcuna che la trovo carina,
ma è un gesto completamente "gratuito" e privo di seguito...questo perchè tendenzialmente si può dire che le donne mi hanno rotto veramente i co...i, come mi ha rotto i co...i il comportamento standard prevalente...cioè quello di cominciare ad "atteggiarsi" come una stupida gallina non appena uno mostra di provare il più vago interesse...

In finale neppure la somiglianza con la mia donna dei sogni per me costituisce un motivo valido per approcciare una donna...mi ricordo chiaramente un paio di feste dove sono andato, dove c'erano anche delle modelle...una di loro somigliava abbastanza alla mia donna dei sogni e devo ammettere che era bella...bè...le ho ignorate completamente
mettendomi a scherzare e a chiaccherare con le persone che conoscevo...non ho approcciato neppure la donna a cui accennavo sopra perchè, a conti fatti, ho ritenuto molto improbabile che avessimo qualsivoglia argomento di discussione comune, perchè ho reputato oltremodo squallido approcciare una donna solo perchè la trovavo bella e perchè immaginavo che si sarebbe messa subito a tirarsela...non hai idea della bieca soddisfazione che provavo ad
ignorare una persona che probabilmente è completamente assuefatta ad essere costantemente guardata e riempita di complimenti e di cretinate...non escludo che schiattasse di rabbia, ma questo non faceva che rendere il tutto più
"gioioso"...

...va detto peraltro che più passano gli anni e meno trovo ragioni per approcciare una sconosciuta...di base non mi frega un accidente di sentire le risposte alle solite domande cretine fatte per rompere il ghiaccio, quindi non mi vengono neppure in mente...

A pensarci bene le donne che ho conosciuto nella "vita reale" da qualche tempo a questa parte sono sempre state donne che mi è "capitato" di conoscere...un evento involontario...come una persona con cui ti trovi a lavorare o che, in altro modo, ti è "capitato" di conoscere...non mi sono mai seriamente impegnato per conoscere una donna almeno da due anni a questa parte e l'ultimo caso è stato quello della ragazza mediorientale che somigliava alla mia donna dei sogni...devo ammettere che mi imbarazzava cercare di conoscerla perchè somigliava come una goccia d'acqua alla mia donna dei sogni...tant'è che faticavo a trovare le domande da farle...mi sentivo così "cretino"...però alla fine qualcosina sono riuscito a chiederle...quello è l'ultimo caso in cui ho preso e ho attivamente cercato di conoscere una ragazza.

Le donne che mi "capita" di conoscere non sono necessariamente simili alla mia donna dei sogni, ma in genere io non
faccio alcuno sforzo per conoscerle...di solito sono sempre loro a cercare di "rompere il ghiaccio" oppure la conoscenza si protrae al punto che si finisce col "conoscersi gradualmente"...

Peraltro va detto che è quasi impossibile che io consideri "interessante" una donna che incontro nella vita reale...in genere non mi frega assolutamente niente di andare oltre le quattro cavolate formali che si dicono di solito e, dato che in genere riescono benissimo ad "autoincasellarsi" dentro uno degli sgradevoli stereotipi che la mia passata e poco entusiasmante esperienza con le donne mi ha indotto a catalogare, non mi importa assolutamente niente di conoscerle...in genere lo considero uno spreco totale di tempo e di energie...ne ho incontrate talmente tante che ho fatto l'abitudine al fatto che la maggior parte di loro sia una inesauribile fonte di delusione e di abbruttimento intellettuale.

Comunque una donna che non somiglia alla mia donna dei sogni...sì...per me non può essere veramente "bella"...se mi piace e gradisco la sua compagnia può essere "carina" o anche "molto carina", ma mai di più, a meno che non mi ricordi in qualche misura *lei*...

Peraltro credo che si possa dire che in me coesistono due impulsi/componenti...da un lato una componente mi rende cosciente del fatto che mi sento solo e ne soffro...è la componente che insinua che se trovassi una donna che mi piace davvero e che è "schietta" nel mostrare il suo interesse...cioè che non si abbandona ai soliti giochetti str...i delle donne (anche noti come "flirtaggio")...bè...quella insinua che potrei essere felice anche senza una donna che sia perfettamente corrispondente alla mia donna dei sogni...

...l'altra componente mi ricorda costantemente come sia la mia donna dei sogni...mi "ricorda" che le donne sono una fonte perenne di delusioni e, una volta "stabilizzatesi" nella certezza di averti accalappiato, delle scassa...i ottuse ed insensibili di prima forza...mi ricorda tante esperienze...tanti racconti di altri...mi ricorda che schifo di vita fosse stare con quella scassa...i della mia ex...mi ricorda come sia possibilissimo stare peggio con una donna che da soli...mi ricorda come sia possibile, anche per un edonista come me, perdere completamente ogni forma di libido per l'orrore puro dell'idea di incontrare un'altra scassap...e simile...mi "ricorda" che nessuna delle mie ex è stata simile alla mia donna dei sogni...mi suggerisce ogni genere di squallido motivo "interessato" ed "egoistico" percui una potrebbe mostrare interesse per me...mi suggerisce che, se non mi metto con la mia donna dei sogni, la mia discendenza dovrà soffrire le stesse sofferenze che ho patito io in amore...

...bè...questa conflittualità interiore significa che oscillo costantemente tra il malessere della solitudine ed il vomito all'idea di "accontentarmi" e di vedermi inchiodato ad una esistenza fantozziana...

Alla fine penso che prevarrà sempre la seconda componente...quella che io definirei "L'Inquisitore"...perchè sono stufo...perchè se il Destino non ha in serbo per me l'incontro e la spontanea e fulminea nascita di un grande amore con la mia donna dei sogni non vedo ragione per accettare qualsiasi altra situazione...anzi...alla fine l'essere soli
fa sì che, oltre ai normali fastidi/problemi (che ci sarebbero comunque, ma che con la mia donna dei sogni, sarebbero bilanciati e resi lievi dal fatto di averla incontrata davvero, di essere il suo compagno e di essere amato da lei...), ci sarebbe "L'Inquisitore" sempre lì a suggerire eventi o pensieri sgradevoli...il che vorrebbe dire essere due volte infelice!

Anonimo ha detto...

Continuo a scontrarmi con una visione decisamente rigida di "strumentalizzazione" dell' uomo da parte della donna; ho l' impressione che rimani fermo sul punto che le donne pensino gli uomini solo come giocattoli

Il mio discorso su Romeo e Giulietta non regge? E perchè? Solamente per aver espresso la situazione ribaltata della tua ipotesi?
Non ho affatto messo in dubbio l' amore che possano aver provato i due amanti, quello che metto in dubbio è la netta divisione che poni tra donne e uomini, come se le prime fosse l' insensibilità fatta persona e i secondi... chissà che esempio di sentimentalismo.
Quando invece sono situazioni e comportamenti attribuibili ad entrambi.
Ma d' altronde, sono diversi modi di vedere e concepire le cose, no?
... Il mondo è bello perchè vario, in fondo.

"Per quanto riguarda i ragionamenti alla base della tua scelta di approcciare o meno una donna..."
Ecco appunto la conferma a quanto ho detto sopra.
Aggiungendo che, nel caso della modella che hai citato, la soddisfazione non era forse tua, nell' aver ignorato una donna che, secondo il luogo comune ben conosciuto se la sarebbe tirata... Mentre invece avrebbe potuto rivelarsi anche interessante?

Non escludi "schiattasse di rabbia"... Quando nemmeno lei ti conosceva, e non è certo detto che potesse averti notato tanto da "schiattare di rabbia" davanti la tua indifferenza

Le "solite domande" sono sì quelle meno importanti, volendo metterla così, ma sono quelle che ti permettono poi ti conoscere meglio una persona.

E le conoscenze casuali si rivelano spesso molto interessanti e a volte più di quelle "studiate" o cercate.

A parte che i figli non ereditano il soffrire in amore dei genitori la discendenza non è affatto condannata a dve rsoffrire le stesse sofferenze in amore dei genitori

Per il resto, rimanere convinto e chiuso nella tua idea tanto negativa di donna, ti porterà solamente a rimanere solo, e di conseguenza a soffrirne; in un circolo chiuso che non farà che radicalizzare e fissare ulteriormente i tuoi pensieri.
Convinto che l' unica donna che possa salvarti da tale situazione sia la tua donna dei sogni.
[Che tu stesso consideri tale]

Rileggendo il tutto, mi viene solo da pensare "chi sono io per arrivare qui a sparare sentenze?" In fondo, è la tua vita; o meglio, il sogno...

Ciao,
Aster

Adoratore ha detto...

"Rileggendo il tutto, mi viene solo da pensare "chi sono io per arrivare qui a sparare sentenze?" In fondo, è la tua vita; o meglio, il sogno..."

La risposta al tuo interrogativo è decisamente banale..."sei solo una perfetta sconosciuta che è approdata sul mio blog e ha detto ciò che le passava per la testa".

Pur essendo questo luogo un sacrario virtuale, ovvero il genere di luogo in cui, generalmente, rispettoso silenzio è il tono di voce più bene accetto, non c'è nulla di particolarmente sbagliato nell'esprimere la propria opinione, anche considerando che il commento è libero.

Comunque, tranquilla...non devi farti scrupoli morali riguardo a ciò che puoi avermi detto o meno...è scontato che di ciò che l'importanza che attribuisco a ciò che può pensare una perfetta sconosciuta è pari a zero, quindi puoi anche
non preoccuparti di eventuali "traumi psichici" che puoi avermi causato...non ce ne sono.

Ciao,
Adoratore

Anonimo ha detto...

Domanda retorica la mia; la risposta la conoscevo da sola.

Per il resto, l' unico scrupolo che posso essermi fatta può tutt' al più riguardare la mia totale estraneità al blog e all' autore

Ciao,
Aster