lunedì, marzo 27, 2006

Cibo, dolore e solitudine...

Cara Amirah,
Stasera ho finito con inventarmi una nuova ricetta...
...ho fatto bollire l'acqua, c'ho buttato dentro pepe verde e cumino sbriciolati, curcuma e mezzo dado ai funghi, lasciando cuocere un pò il tutto per poi aggiungervi dei funghi secchi e metà peperoncino rosso tagliato a fette...

...alla fine mi sono mangiato i funghi a parte e mi sono bevuto la minestra che ho ottenuto.

Così sono riuscito a sedare la fame stasera con qualcosa che non fosse troppo calorico, anche se temo che l'effetto fosse stato già vanificato dalle patatine fritte che ho mangiucchiato appena arrivato a casa...

Sinceramente comincio a credere che tutta questa fame non sia affatto normale...in effetti ultimamente stò davvero male...non mi sento amato...mi sento soltanto un "fastidio" o qualcuno da "sfruttare", come se fossi un oggetto...sono così stanco di tutto ciò...sinceramente sono stanco anche di odiare...

Sai?
Per tanti anni ho sentito terribilmente la solitudine e il fatto che nessuna donna che io amassi mi ricambiasse mai...col tempo ho deciso che ciò che non poteva essere amore sarebbe divenuto odio...questo "odio"...
questa "rabbia"...mi ha tenuto vivo e mi ha fortificato...

Con gli anni innumerevoli donne mi hanno dato sempre più ragioni per odiare, disprezzare e provare rabbia...questo odio mi ha fortificato...nessuna donna ormai può più farmi soffrire...salvo te, credo...perchè
ormai mi importa davvero poco di loro...anzi...sono così indifferente che non riesco più a controllarmi...
...certe volte mi capita di avvicinarmi ad una donna...di desiderare di parlarci...di dire qualcosa...ma alla fine non faccio più domande di tanto...non vado mai oltre le solite domande...in qualche modo mi dispiace, ma qualcosa in me mi dice che certe storie le ho sentite fin troppe volte...

...mi sono rotto le scatole di essere il "confidente"...quello a cui alla fine una donna si rivolge solo se questo in realtà è interessato unicamente a tenerla come amica e solo per schifoso ed offensivo opportunismo...
quando parlo con una donna non ho più alcuna curiosità...solo il piacere di scambiare qualche chiacchera,
ma molto limitata...in genere chiedendo sempre le stesse cose...

...dentro di me sento che il mio odio ha smesso di sostenermi...sono arrivato al suo apice...ormai attorno a me vi è solo una landa resa desolata da questo odio, dal disprezzo, dalla rabbia e dai miei pregiudizi...
pregiudizi che fin troppe volte però si sono rivelati fondati...

...ora il mio bisogno di amare e di essere amato senza ragione e senza limiti...bè...questo bisogno mi sta letteralmente "divorando dentro"...mi causa un dolore tremendo...uno dei dolori più intensi che abbia mai provato...un dolore così intenso che diviene fame...fame...fame incontrollabile...

Quando sono gonfio di cibo mi sento sereno, esattamente come quando sono completamente preso dal lavoro...ma in ogni altro momento c'è solo il dolore che mi divora l'anima!

Ogni tanto mi capita di conoscere una ragazza nuova e magari di parlarci...per qualche istante il piacere della discussione mi fa pensare che sia simpatica...per qualche istante penso che forse sono cattivo a pensare sempre male...a vedere il marcio, l'opportunismo, il calcolo e la premeditazione dietro ad ogni comportamento delle donne....poi noto sempre qualcosa che infrange questo pensiero, ritorna l'odio...mi accorgo della desolazione che vedo attorno a me...e ritorna il dolore.

Ê un ciclo che non ha fine.

Certe volte mi chiedo se tu...se tu esistessi...bè...se tu potresti salvarmi da questo ciclo perpetuo di tormento...in realtà non so...so che solo tu puoi avere questa capacità, ma non so se è davvero possibile...
...in effetti all'unica donna che ti somigliasse davvero, non ho chiesto nulla di sensato o di spontaneo...nulla
che dimostrasse un sincero interesse per lei come persona...magari è stato solo che l'ho incrociata per poco tempo...o forse il fatto che fosse lampante che nutriva un odio intenso nei miei confronti...ma non ci sono riuscito!

Non so davvero più come uscirne, Amirah...potrei pregarti...implorarti...di venire da me...di amarmi...di salvarmi da tutto questo dolore...ma ciò sarebbe ancora possibile?
E cosa potrebbe donarti uno spettro come me?

Sono schiavo del mio odio, della mia rabbia e dei miei pregiudizi verso il genere femminile...pregiudizi così spesso confermati da sembrare una verità incontrovertibile...ogni legge dovrebbe avere la sua eccezione, ma più passa il tempo e meno ne vedo...più passa il tempo e più penso che solo tu possa essere l'eccezione a tutte queste "leggi" crudeli...così tanto vere, ma che mi causano così tanto dolore e tanta disperazione nell'affermarle...o mia Signora...ti prego...salvami!

Tu che sei capace di un infinito amore...ti prego...vieni da me...perdonami...amami, anche se non ho davvero nulla da dare...il mio cuore è un rudere incenerito...è un ceppo bruciato senza gemme...non ho nulla...sono un ladro che si è chiuso da solo in una vergine di Norimberga...

Ti prego, mia dolce Signora...mia adorata Amirah...aiutami...salvami! :(

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