martedì, novembre 29, 2005

Amirah : Genesi di un sogno - Parte IIIª

Quando ti immaginai eri così...

Una giovane palestinese...minuta e snella (160 cm per 45 kg)...dai capelli corvini lunghi e mossi... dai grandi occhi neri e brillanti...così grandi da sembrare quasi a mandorla...dalle ciglia lunghe...dalla carnagione olivastra...dalla bocca delicata e sensuale...una giovane donna dai tratti mediorientali...dal viso morbidamente arrotondati...

In seguito avrei scoperto alcune cose...ad esempio che probabilmente i tratti che immaginavo io e che io ritenevo comunque "mediorientali" corrispondevano più ad un aspetto indoeuropeo che non semitico, ma che, nonostante tutto, non era un aspetto tanto assurdo perchè ho letto da qualche parte e mi è stato detto che la popolazione della Palestina e delle zone limitrofe sono in parte indoeuropee e in parte semitiche, quindi i tratti che potremmo definire "mediorientali" variano...

Quando ti immaginavo, immaginavo che facessi parte o avessi fatto parte di Hamas...sinceramente non so come mai decisi che dovesse essere così...forse il fascino del contrasto tra l'apparenza "occidentalizzata" che ti attribuivo... il tuo carattere deciso...ed una concezione che percepivo altamente estranea ed esotica come quella che poteva caratterizzare una "estremista islamica".

Dopo tutto però non credo che fosse un'associazione tanto bizzarra...credo che una donna decisa, intelligente e sensibile sia in grado di riconoscere il sottile limite tra il rispetto che desidera per sè ed il rispetto che deve al prossimo, quindi non ho alcun dubbio che anche tra le integraliste possano esservi donne simili che qua magari non vediamo perchè siamo troppo presi dalle apparenze e dagli stereotipi...sinceramente credo che in "Occidente" molte donne siano divenute del tutto incapaci di avere un minimo di rispetto per gli uomini, anche a causa del delirio mediatico di onnipotenza a cui sono indotte per far ignorare loro ad una serie di ossessioni a cui soggiaciono..."schiave che si sentono dee" insomma...

Io credo che una vera dea conosca il rispetto per l'altro pur essendo in questo o quell'aspetto superiore...tanto per dirne una...una vera dea è cosciente della propria bellezza senza pavoneggiarcisi in modo grottesco e senza disprezzare chi non è suo pari...ogni altro comportamento è solo degno di una tacchina col cranio vuoto ed una cordicella alla zampina ed è a mio avviso indegno di ciò che il genere femminile può essere.

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